FONDI PER CAMPI SCUOLA
Il Coni, costituiti i Gruppi Sportivi Scolastici ed incrementata l’attività di atletica nella scuola, per l’iniziativa dell’indimenticabile Dr. Bruno Zauli, stanziò per i comuni capoluogo di Provincia che avessero messo a disposizione il terreno adatto la somma di 100 milioni per la costruzione di Campi Scuola, con le relative attrezzature, secondo un progetto tipo adattabile.

Si cominciò nel 1954, ma Rieti ebbe la promessa di stanziamento nel 1956 su richiesta del Delegato del Coni di allora Pietro Pileri. Inutili i suoi solleciti al Comune per l’acquisto del terreno: di là dal velino in terreno di proprietà Ciaramelletti e di qua in proprietà Napoleoni dobe, però, era previsto un canale della “Bonifica”.

Del ritardo il Coni ritenne ingiustamente responsabile il Pileri e provvide al suo avvicendamento con il Prof. Raul Guidobaldi. Che era già stato delegato dal 1938 fino agli anni della guerra.

TERRENO NAPOLEONI

In carica dal Gennaio del 1958, dopo continui attacchi al Comune, via stampa, fu deciso l’acquisto del terreno Napoleoni, dopo aver ottenuto la deviazione del canale di bonifica e si iniziò finalmente la costruzione del Campo Scuola, ma fu necessario risolvere un’altra grande difficoltà: il terreno acquistato era compreso, come un’isola, tra il velino ed un canale drizzagno che correva ove successivamente era stata realizzata Via delle Palme. Gli automezzi che non potevano passare attraverso l’Arco di San Nicola dovevano scaricare i materiali su carretti con perdite di tempo e di denaro. Il prof. Guidobaldi, con l’Ing. Armando Blasi del Comune, fece porre su piattabanda una condotta di 32 metri sul drizzagno e livellare il terreno con riporti di terra scavati affianco al lato Ovest delle mura (che chiudono la caserma Verdirosi) creando così anche il bellissimo Viale della Gioventù.

Finalmente i materiali passarono e rapidamente si realizzò il sogno di un bel Campo di Atletica per i nostri giovani.

Le gare studentesche fino a quel punto si disputavano sul terreno in Viale Fassini e il Piazzale della palestra di Via San Liberatore, prima ancora (anni 30) in un campo a Molino della Salce dove quattro corsie erano disegnate sulla carbonella. Le finali invece si disputavano a Terni.

TENNISOLITE  – Le storiche sfide tra Istituti (Classico, Commerciale, Magistrale) dal 1960 in poi trovarono fertile teatro nella tennisolite del nuovo campo appena costruito. Vera e propria terra battuta, mentre le strisce delle corsie era fissate a terra con i chiodi. C’era la sabbia per atterrare nel salto in lungo, come per il salto in alto e quello con l’asta che utilizzava attrezzature in ferro.

23 LUGLIO 1960 – La solenne inaugurazione avvenne il mattino del Sabato del 23 luglio. Alla cerimonia fu presente col sindaco De Santis e il vescovo Mons. Baratta il vice Presidente del Comitato Esecutivo delle Olimpiadi di Roma Bruno Zauli. Sfilarono le rappresentativa delle Scuole prima di una manifestazione provinciale studentesca.

IL CUSTODE –  Sin dal giorno dell’inaugurazione Gino Colantoni, dipendente comunale, è stato nominato custode e grazie all’alloggio all’interno dell’impianto ha trattato lo stesso proprio come se fosse casa sua. Dal prato, alle siepi, dall’apetta con la quale scorrazzava in giro tra le pedane, alle litigate con chi magari non riportava a posto gli attrezzi e chi tardava ad uscire dopo l’orario di chiusura. Con gli anni la sua figura diventerà un’icona: anche grazie a lui il Campo Scuola è diventato uno dei punti di riferimento dell’atletica italiana. In carica fino all’anno 2000, anno del suo pensionamento è scomparso nel luglio del 2019 all’età di 80 anni

RUBKOR – Nel 1967 il manto divenne Rubkor. Materiale misto tra asfalto e gomme di colore scuro, ma abbastanza morbido per poterci correre.

SPORTFLEX – L’innovazione del materiale non ebbe gran successo e nel 1971 ci fu l’avvento dello Sportflex. I lavori di rifacimento della pista terminarono proprio in prossimità della 1^ edizione del Meeting Internazionale Città di Rieti.

INDOOR – Nel 1983 iniziano i lavori di copertura delle 4 corsie del rettilineo di riscaldamento poste dietro la tribuna. Dopo vari interventi tra cui la struttura, il nuovo manto e l’illuminazione l’impianto diventò operativo nel 1986.

TERMINILLO – Il Comune espropria il terreno tra la piscina comunale e il Campo Scuola. Via il casale ormai diroccato e spazio alla nuova tribuna denominata Terminillo. Pochi giorni prima della 15^ edizione del RietiMeeting il Comune ha messo a disposizione degli spettatori una nuova tribuna in ferro con capacità di 3000 persone.

RISCALDAMENTO – L’amministrazione torna in possesso anche del terreno tra l’argine del fiume e il pistino indoor. Espropriati orti e vigne, l’impianto si impreziosisce con una pistino da 200 metri, due pedane di lungo, due di peso e una per il martello.

TARTAN – Il 1990 è l’anno del rifacimento della pista. L’impianto si presenta alle ventesima edizione del Meeting con un nuovo Tartan fiammante, mentre sono state fatte migliorie alla tribuna e riammodernati gli spogliatoi.

TRIBUNA VELINO – Nel 1990 viene approvato il progetto della nuova tribuna Velino. Il processo che porterà il Campo Scuola a diventare un vero e proprio stadio per l’atletica parte nel marzo del 91 quando, demolita la vecchia tribuna, si inizia a lavorare sulle fondamenta della nuova. Nel giro di pochi mesi il Campo scuola cambia il volto e si trova provvisto di una tribuna da 3000 posti con magazzini, uffici e palestra. Arriva l’inverno però e la tribuna inizia a fare acqua.

STADIO GUIDOBALDI – Il Campo Scuola, anche conosciuto come Tempio del mezzofondo per gli eccellenti risultati ottenuti soprattutto in gare di endurance, diventa “Stadio Guidobaldi” intitolato alla memoria del Prof. Guidobaldi morto qualche mese prima (1995).

COPERTURA –  C’è bisogno dell’intervento delle gru per innalzare sopra la tribuna Velina degli enormi tubi di acciaio verde scuro che andranno a formare la copertura. Una struttura imponente che renderà ancora più iconico l’impianto in riva al fiume Velino (2000).

NUOVI UFFICI – Gino va in pensione e la sua abitazione con i gli spogliatoi vengono trasformati in uffici.

OTTO CORSIE – (2004) C’è il nuovo manto e l’anello passa da sei a otto corise. I lavori inziano nel mese di marzo. In corsa d’opera si decide di modificare la struttura: sparisce la mezzaluna centrale, ma compaiono le due laterali, più funzionali all’attività internazionale come caldeggiato da patron del Meeting Giovannelli.

ROSSOBLU –  Inaugurazione nuovo impianto. La Federazione Europea sceglie Rieti per ospitare i Campionati Europei Junior e così la Regione Lazio stanza un contributo che servirà per il rifacimento del manto. I lavori terminano due settimane prima dell’edizione 41 del Meeting. La nuova pista è blu e il colpo d’occhio in riva al fiume Velino è ancora più magico. Si rinnova anche il manto della pista di riscaldamento che si allunga fino a 250 metri e vengono ristrutturate anche le due pedane del lungo.

1967
MODERNIZZAZIONE MANTO
Nel 1967 il manto divenne Rubkor. Materiale misto tra asfalto e gomme di colore scuro, ma abbastanza morbido per poterci correre.L’innovazione del materiale non ebbe gran successo e nel 1971 ci fu l’avvento dello Sportflex. I lavori di rifacimento della pista terminarono proprio in prossimità della 1^ edizione del Meeting Internazionale Città di Rieti.
1961
NASCE L'ATLETICA RIETI

Il 29 giugno in una riunione presieduta dagli Assessori Alunni, Floridi e il delegato Coni Guidobaldi nell'aula consiliare del Comune si pongono le basi per la fondazione di una società di Atletica che nascerà qualche settimana più tardi: Atletica Rieti. I reatini della Libertas l'Aquila allenati dal prof. Morsani si trasferiscono con la nuova società

1967
RUBKOR

Per i primi anni il Campo Scuola è teatro principalmente degli appuntamenti studenteschi. Le storiche sfide tra liceali, Commerciale e Magistralesi spostano sulla tennisolite del Campo, ma anche sulla tribuna.

1962-1965
ALCO SPA

La prima vera sponsorizzazione italiana nel settore dell'Atletica Leggera e che tanto darà allo Sport reatino grazie all'allora dirigente dell'Efim Renato Milardi. Sandro Giovannelli è il direttore tecnico, Luciano Tomassetti il Presidente di una società che in pochi anni scalerà i vertici continentali.